Categoria: <span>Sviluppo personale</span>

Nuovo anno tempo di buoni propositi… e di bilanci!

L’inizio del nuovo anno è sempre un buon momento per darsi nuovi obiettivi, ma è utile anche fare un bilancio dell’anno passato e darsi qualche “pacca sulla spalla”.

Il mio 2018 è stato ricco di persone, progetti, luoghi ed esperienze dalle quali voglio ripartire per migliorarmi ancora l’anno prossimo.

Quindi prima di pensare ai buoni propositi prendiamoci un po’ di tempo per riconoscere i nostri successi!

Buon anno a tutti!!2018inCifre

L’importanza di apprendere durante tutto l’arco di vita per il proprio sviluppo personale e professionale

LifeLongLearning

A livello europeo si parla di Life Long Learning o, in italiano, di apprendimento continuo (durante tutto l’arco di vita), ovvero la necessità di sviluppare continuamente competenze sia tecniche che trasversali, per crescere, essere più efficaci e aumentare il proprio benessere lavorativo.

Un articolo con alcuni spunti interessanti per lavorare sul proprio sviluppo a livello professionale e personale.
“Se un tempo la vita consisteva in due fasi, l’apprendimento e poi il lavoro, oggi la vita consiste in una fase sola: apprendimento e esperienza concreta sempre. I ragazzi a scuola devono alternare l’apprendimento con esperienze lavorative (scelta che incrementa in modo consistente la loro capacità di entrare poi nel mondo del lavoro). E chi ha finito gli studi formali deve continuamente imparare, per tutta la vita.”

Lavorare è studiare. Dieci mosse per un apprendimento continuo davvero efficace

L’analisi SWOT per il miglioramento personale

SWOT_crescita_personale

L’analisi SWOT è uno strumento di pianificazione strategica che permette di valutare i punti di forza (Strenghts), di debolezza (Weaknesses), le opportunità (Opportunities) e le minacce (Threats) di un progetto, un’idea o qualsiasi altra situazione in cui un individuo o un’organizzazione si trovano a dover prendere una decisione per raggiungere un determinato obiettivo.

L’analisi SWOT deriva da una ricerca condotta dallo Stanford Research Institute tra il 1960 e il 1970 e portata avanti da un team di cui facevano parte Albert Humphrey, Marion Dosher, Otis Benepe, Robert Stewart e Birger Lie.

Il modello dell’analisi SWOT può essere meglio compreso osservando la seguente matrice

SWOT

L’utilizzo di questo tipo di analisi non è limitato alle organizzazioni, ma può essere applicato in qualsiasi processo decisionale in cui siano stati definiti degli obiettivi finali da raggiungere.

L’analisi SWOT genera una serie di informazioni molto utili riguardanti gli aspetti interni (Forze e Debolezze), ma anche i fattori esterni (Minacce e Opportunità).

Per effettuare un’analisi SWOT è necessario porsi alcune domande.

PUNTI DI FORZA:

  • Quali vantaggi abbiamo?
  • Cosa sappiamo fare bene?
  • Quali sono le risorse a disposizione?
  • Quali punti di forza ci sono riconosciuti dall’eseterno?

PUNTI DI DEBOLEZZA:

  • Quali miglioramenti possiamo apportare?
  • Quali sono gli aspetti maggiormente negativi?
  • Cosa dovrebbe essere evitato?

OPPORTUNITA’:

  • Quali buone occasioni ci stanno di fronte?
  • Di quali tendenze interessanti siamo a conoscenza?

MINACCE:

  • Quali ostacoli abbiamo di fronte?
  • Quali cambiamenti del mercato o dell’ambiente esterno minacciano la tua posizione?
  • Quali sono le debolezze che maggiormente possono minacciare i nostri obiettivi?
  • Quali sono le richieste e le specifiche del lavoro che stanno cambiando?

Le fasi principali che caratterizzano un’analisi SWOT sono:

  • la decisione sul metodo di raccolta delle informazioni e su chi le raccoglierà;
  • l’identificazione delle fonti da cui trarre le informazioni;
  • la raccolta delle informazioni;
  • l’organizzazione delle informazioni trovate;
  • l’identificazione dei temi più rilevanti;
  • la stesura di un report;
  • la divulgazione dei risultati;
  • la presa di decisione rispetto a quali attività siano maggiormente importanti in relazione ai valori e agli obiettivi personali, del gruppo o dell’organizzazione.

Oltre ai processi decisionali, l’analisi SWOT può essere utilizzata nella pianificazione strategica, nella valutazione del prodotto/servizio, nella valutazione dei concorrenti, nella pianificazione dello sviluppo personale e nelle riunioni strategiche (associata ad altre tecniche quali brainstorming o PESTLE).

I vantaggi principali di questo tipo di analisi, oltre alla sua flessibilità, risiedono nella facilità di utilizzo della matrice e nella possibilità di comprendere facilmente quali siano i punti di forza e di debolezza dell’oggetto analizzato. Essa stimola inoltre lo sviluppo del pensiero strategico e indirizza le persone a focalizzarsi sui punti di forza e sulle opportunità, anticipando le possibili minacce provenienti dal mercato e consentendo di intraprendere azioni che ne minimizzino l’impatto.

Gli svantaggi riguardano differenti aspetti collegati all’analisi.

Innanzitutto la natura delle informazioni raccolte che, se non sufficientemente dettagliate e approfondite, possono condurre a conclusioni errate (spesso risulta difficile accedere ad alcuni tipi di informazioni soprattutto nelle organizzazioni complesse e di grandi dimensioni).

In secondo luogo è preferibile che più persone siano coinvolte nel processo di analisi: questo aumenta notevolmente la quantità e la qualità delle informazioni e consente di avere prospettive diverse per analizzare lo stesso oggetto. Il rischio è che le informazioni ottenute con un numero limitato di persone, siano povere e portino a trarre conclusioni erronee e di conseguenza ad intraprendere scelte sbagliate.

Come utilizzare l’analisi SWOT per definire obiettivi e strategie personali?

L’analisi SWOT sopra descritta può essere efficacemente utilizzata a livello personale per aiutarci in un processo di autoconsapevolezza e consentirci di analizzare i nostri obiettivi e i nostri progetti, identificando le migliori strategie per raggiungerli e realizzarli.

Per applicare l’analisi SWOT a livello personale è sufficiente modificare leggermente le domande da porsi a seconda che stiamo analizzando noi stessi, una situazione o un progetto.

Facciamo un esempio per quanto riguarda le domande da porsi nel caso vogliamo applicare l’analisi SWOT per il miglioramento personale.

PUNTI DI FORZA:

  • Quali sono le mie caratteristiche vincenti?
  • In quali attività o compiti riesco bene?
  • Quali sono le risorse che mi sento di possedere?
  • Quali punti di forza mi riconoscono gli altri?
  • Quali competenze mi sento di possedere
  • In quali contesti mi sento di poter dare il meglio?

PUNTI DI DEBOLEZZA:

  • Quali sono le mie principali aree di miglioramento?
  • Quali sono i compiti o le attività in cui faccio più fatica?
  • In quali contesti mi sento più in difficoltà?
  • Quali competenze voglio sviluppare/perfezionare?
  • Quali sono i miei limiti?

OPPORTUNITA’:

  • Quali opportunità posso sfruttare per lavorare sulle mie aree di miglioramento?
  • Quando ci saranno le condizioni favorevoli per sviluppare/perfezionare le mie competenze?
  • Quali possibilità riesco a vedere nelle attività, contesti, persone e luoghi che frequento?

MINACCE:

  • Quali sono gli ostacoli alla mia crescita e al mio sviluppo?
  • Quali cambiamenti dell’ambiente esterno o del contesto possono rallentare/bloccare la mia crescita?
  • Quali sono le convinzioni che mi impediscono di raggiungere i miei risultati?

Per rispondere a queste domande è fondamentale prendersi del tempo per pensare e rileggere quanto scritto precedentemente. Ricorda che il risultato di questa analisi è relativo a te in questo momento e in questo luogo, quindi utilizzalo prevalentemente per definire obiettivi e strategie a breve-medio termine.

La seconda fase dell’analisi SWOT consiste nel creare un vero e proprio piano d’azione per raggiungere i propri obiettivi di miglioramento. Come fare?

F –> O Innanzitutto occorre individuare i punti di forza che ci consentiranno di sfruttare le opportunità che si presenteranno.

D –> M In secondo luogo occorre riflettere su quali dei punti deboli individuati potrebbero trasformarsi in minacce.

D –> O Il passaggio successivo consente di individuare le opportunità che ci permetteranno di sviluppare le nostre aree di miglioramento.

F –> M Infine è necessario individuare quali punti di forza potrebbero aiutarci ad affrontare le minacce presenti e future.

Una volta compiuti questi passaggi hai più chiari quali sono gli step necessari per raggiungere i tuoi obiettivi di miglioramento, non ti resta che cominciare!!

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